Rifiuti, dall'opposizione dubbi sulla piattaforma di stoccaggio del Mote

TERAMO – Vogliono vederci chiaro i gruppi consiliari di Pd e Teramo Cambia sulla progettazione e realizzazione di una piattaforma di stoccaggio dei rifiuti all’interno del territorio comunale di Teramo che il Mote sta portando avanti in questi giorni anche alla luce del fallimento del Cirsu che per gli esponenti comunali d’opposizione imporrebbe un discorso unitario per la gestione del problema in tutta la provincia di Teramo. I consiglieri auspicano come cabina di regia la provincia di Teramo, anche alla luce di un percorso avviato in seno all’assemblea dei sindaci con la nascita di un comitato ristretto degli stessi. «Qualsiasi altra iniziativa» si legge nella nota diffusa da Pd e Teramo Cambia «è da ritenersi una fuga in avanti e fuori luogo. E proprio in questa direzione sta andando la procedura portata avanti dal Mote per l’individuazione, realizzazione di una piattaforma di stoccaggio dei rifiuti nel capoluogo nonostante la mancanza di una specifico finanziamento, non più a disposizione dello stesso consorzio. Tale procedura ha portato alla manifestazione di interessi di alcuni privati tra la zona industriale di Sant’Atto e l’area di Carapollo. Al partito democratico di Teramo sorgono alcuni dubbi in merito: perché il Mote porta avanti un procedimento quando anche il sindaco di Teramo si è espresso sulla necessità di un nuovo progetto unitario provinciale? Cosa ne pensa il sindaco di Teramo dell’operato del Mote? Come verrà pagato l’acquisto del terreno o dell’immobile non avendo più il Mote il finanziamento regionale? A quanto ammontano le spese affrontate finora dal Mote per questo procedimento? Come è stata fatta la valutazione delle offerte pervenute? Individuato l’area o l’immobile, verrà fatto un progetto esecutivo? Pagato da chi? Questa accelerazione dipende forse dal fatto che il comune di Teramo è socio per il 49% del Mote fino al 31 dicembre prossimo? I gruppi di Partito Democratico e Teramo Cambia di Teramo chiedono chiarezza a tutti i soggetti interessati, in modo da iniziare un percorso comune con l’obiettivo della razionalizzazione e dell’abbassamento dei costi sull’intero ciclo provinciale dei rifiuti».